Mandanici - DALL'ABBAZIA BASILIANA DI S.MARIA ANNUNZIATA DI MANDANICI UN INVITO ALLA PACE E ALLA CONTEMPLAZIONE

Abbazia S. Maria Annunziata
25 Agosto 2013 - Dal 1866, l'abbazia basiliana di S.Maria Annunziata di Mandanici, lentamente, iniziò la sua decadenza. Ed oggi racconta ai visitatori la sua passata storia, costellata di continue preghiere, di canti armoniosi e melodiosi, di profumo d'incenso, di contemplazione, di penitenze e di pace agreste. Questo luogo di preghiera deve rimanere, perché rappresenta, in questo mondo inquieto, in questa società in cui ogni cosa è inondazione del negativo, un'oasi di pace, dove è possibile ritrovare ancora quei valori eterni ed imperituri e riflettere, anche per un solo istante, sul senso misterioso della vita e della morte. Tant'è che una sensazione di serenità e di calma diffusa assale uomini e cose, e il visitatore avverte la viva impressione che il tempo non esista, perché è in presenza del tempo sacro, dell'eterno presente.

E questo senso di infinito, sicuramente, i monaci riuscirono a cogliere nella chiesa piena di penombre, nel chiostro silenzioso, nella campagna circostante, animata da canti di usignoli e da belati di greggi.
Infatti, essi seppero mettere il loro spirito in autentica contemplazione, e, con uno sforzo sovrumano, riuscirono, sorretti dalla fede, a rompere il velo del mistero, e a poter, così, passare dalla realtà contingente alla realtà metafisica; e, in tale sforzo, poterono constatare che se il creato è bello, tanto più bella sarà la realtà fuori del tempo e dello spazio, perché non vi è nulla di autenticamente bello e di infinitamente più grande senza mistero; e il mistero rappresenta l'infinito e l'eterno, e manifesta la presenza di Dio e la sua irruzione nel limite umano.
La comunità monastica aveva avuto anche modo di provare i sentimenti di amore e di pace, e la ragione non era ancora riuscita a sopraffare la fede e ad impedire la percezione della vera felicità, che si trova lontano dal tempo e dal mondo.

don Angelo