Fuoco a iosa

Fuoco
6 Agosto 2012 - Da due giorni il versante destro del torrente Dinarini/Pagliara brucia. Uliveti, querceti, castagneti e tanta macchia mediterranea in fumo. Anni di lavoro spariscono in un nonnulla. Forse non tutti sanno che un albero di ulivo per diventare grande ha bisogno di 50 anni, un albero di quercia almeno cento anni. 
Non è nostro compito trovare le cause né le soluzioni, ci limitiamo a registrare l'avvenimento. 
Le cause vengono da lontano, da molto lontano. Le nostre contrade che per secoli hanno contribuito ad alleviare la fame, non hanno più la possibilità di competere con niente e nessuno per la loro difficoltà orografica per cui giorno dopo giorno vengono abbandonate. Nemmeno possono rappresentare più il polmone verde della valle degli ulivi, il primo sbarramento per le acque meteoriche, il primo argine contro il dissesto idrogeologico. 
Non resta che osservare impotenti l'attentato che l'uomo sta facendo alla natura, attentato che pagheremo con gli interessi molto più alti dello spread, quegli interessi sì che vanno difesi. 
Il Sindaco di Mandanici ha cercato di spegnere il fuoco con il telefonino ma è poca cosa, ha cercato di spegnere il fuoco non dormendo ma facendosi trovare insieme al Comandante dei Carabinieri maresciallo Rosario Carrolo vicino alle case rurali, farebbe meglio a dormire come fan tutti. Fonte mandanici.net