19 Ottobre 2013 - Un modo (finalmente)
concreto per opporsi alle nuove povertà. Sono i Lions di S.Teresa di
Riva che aprono il loro Anno Sociale con una manifestazione che
riesce ad andare oltre ad un mero e tradizionale momento interno.
Tutto nasce da una intuizione del Presidente pro tempore dei Lions
santateresini Avv. Rosario Trimarchi, che ha voluto legare
all’esordio dell’anno 2013-14 una tematica scottante quanto
attuale. L’Antica Filanda di Roccalumera, non a caso scelta per i
valori intrinseci che porta storicamente con sé in un respiro
comprensoriale, ha ospitato il convegno “Dall’associazionismo al
disegno di una società civile; dalle analisi alle proposte: Le nuove
povertà”. Non è difficile quindi trarre da questi punti cardine
la grande attualità di una problematica che finalmente porta gli
attori presenti sul territorio ad interrogarsi su origini e soluzioni
di un vulnus sociale di grandissima attualità, anche mediatica.
E
che l’evento Lions fosse di portata davvero eccelsa lo hanno
determinato gli organizzatori, chiamando al tavolo dei relatori
personalità ed autorevolezze in materia, davvero di prim’ordine.
Dopo i saluti di rito, il dott. Francesco Bizzini ha introdotto i
lavori, seguito da una relazione di Don Gaetano Tripodo Direttore
della Caritas Diocesana di Messina, Lipari e S.Lucia del Mela, già
impegnato attivamente su importanti attività anche in riviera
jonica, come il polo della “Cittadella della Speranza” sorta
attorno all’opera incessante del dott. Ulderigo Diana nella vicina
Nizza di Sicilia. È toccato al Prof. Antonino Mantineo, Ordinario di
Diritto e Religioni presso l’Università di Catanzaro, Assessore ai
Servizi Sociali di Messina, tracciare quelle che dovranno essere le
nervature degli interventi di sostegno ad un welfare dolente e capace
di presentare agli analisti delle linee interpretative sempre più
complesse da essere trattate e risolte. Abbiamo sentito il prof.
Mantineo applicare la sua grande linearità e libertà di pensiero,
ambedue “prestate” alla politica, (o meglio, al suo impegno
politico nella città di Messina) significando come l’approccio
alle nuove povertà abbia costituito il momento tra i più pregnanti
della splendida serata organizzata in uno dei simboli postindustriali
più rappresentiativi tra quelli in riva allo Jonio. Il riferimento
più diretto potrebbe essere quello del Poverello di Assisi:
Francesco povero tra i poveri, che predicando la liberazione dai beni
personali in dono agli ultimi ed ai reietti, accedeva al riscatto
ecclesiale. Dopo mille anni dall’Evo di Francesco, ora abbiamo
l’occasione di ben operare e quindi spostare l’obiettivo anche
sul riscatto sociale: magari è una goccia nell’oceano… ma
rifiutandoci aprioristicamente di farlo, in quell’ oceano mancherà
la nostra goccia. Che quasi parafrasa una famosissima frase di Madre
Teresa di Calcutta. Spulciando dall’interessante rapporto Caritas
registriamo che le nuove sacche di povertà interessano fasce di
insospettabili, come i padri separati vittime della strategia degli
alimenti, i pensionati al minimo, determinano dei risparmi in
segmenti inauditi, come i controlli medici e le terapie
farmaceutiche, come questa fenomenologia significhi anche
emarginazione del gruppo dei pari, e come gli interventi a supporto
debbano essere ben lontani dal crudo intervento economico-logistico
ma semmai lasciato gestire a dei professionisti con delle consulenze
in appositi sportelli presso le scuole. Gli interventi finali di casa
Lions, con il Prof. Avv. Emilio Castorina, e la professoressa Sara
Sidoti, delegato e presidente zona 9 II circoscrizione Distretto
Lions 108YB Sicilia. Ha concluso il prof. Francesco Freni Terranova,
secondo vicegovernatore dei Lions. Gli onori di casa sono stati
ossequiati dal presidente del consiglio del comune di Roccalumera
Antonio Garufi. Possiamo sintetizzare ciò che è emerso in questo
bel momento di welfare culturale ed associazionistico, da qualche
battuta scambiata con l’Avv.to Rosario Trimarchi, Presidente dei
Lions santateresini, evidentemente soddisfatto a fine serata, che ha
meticolosamente preparato l’evento attraverso uno studio minuzioso
di dati, concetti e statistiche sia rilevate dal territorio stante
l’esperienza sensibile, che da un preziosissimo rapporto della
Caritas del 2012, fonte inesauribile di dati e notizie, titolato “I
ripartenti”: ed è proprio il noto professionista santateresino che
ci sottolinea: “[…] quanto l’attuale congiuntura economica sia
stata capace di creare dei guasti, dei cortocircuiti sociali che
portano a far scoscendere in anfratti scarsamente percepibili, dei
nuclei familiari sinora capaci di galleggiare in esistenze
dignitose, per poi trovarsi tra i “border line” e gli invisibili.
Questa realtà, ormai brutalmente sotto i nostri occhi, non ha
bisogno di nuovi eroi, di singole genialità o anche di grandi
generosità in un punto preciso della filiera socio istituzionale: ma
prevedibilmente ha necessità di una consapevolezza sistemica per
conoscere il problema sin dalle condizioni che lo generano, e di
poterlo aggredire con gli strumenti, le risorse e, last but not least
la capacità di fare rete con gli Enti Locali di riferimento”. E,
ci sentiremmo di aggiungere che da un’ottica squisitamente
storico-sociale, gli obiettivi valoriali di Chiesa ed Associazionismo
annesso, anche laico, così come li abbiamo conosciuti negli anni
‘60-‘70-’80 al tempo della crescita culturale di un territorio
che poteva certo definirsi in crescita produttiva per quasi tutte le
fasce sociali, forse non possono più funzionare con la stessa
incisività, se non settano diversamente le finalità e i modus
operandi tradizionali. Cosa potrà aspettarsi il comprensorio dalle
prossime strategie lionine? Sicuramente una joint venture con moderne
strutture sorte attorno ai parroci, a quei parroci che vorranno
sostenere queste basi. Le comunità potranno contare sul lancio di
una serie di idee innovative capaci di costituire la nuova galassia
della spiritualità sociale attorno alla Chiesa.
L’A.S.