Mandanici dà il benvenuto al Prefetto Trotta

Prefetto Stefano Trotta
18 Aprile 2013 - Puntuale con l'orario previsto Il Prefetto di Messina S.E. dr. Stefano Trotta è arrivato a Mandanici per una visita istituzionale. Da notizie storiche ci risulta che fin dal 1861 nessun Prefetto della Provincia di Messina sia mai venuto a Mandanici in visita istituzionale. Onore e merito pertanto al Prefetto Trotta per questa prima in assoluto. 
Il Prefetto è stato ricevuto dal Sindaco Armando Carpo dal quale in separata sede ha ricevuto ragguagli sulla situazione in generale della nostra Comunità, sulle tante difficoltà che affliggono i piccoli paesi, sulla necessità di voltare pagina. Gli argomenti “segreti” trattati dal Sindaco sono stati successivamente accennati dal Prefetto che in modo particolare si riferivano al servizio dei rifiuti solidi urbani, al dissesto idrogeologico, alla viabilità provinciale, alla responsabilità finale civile e penale in capo ai Sindaci mentre altre Istituzioni ne gestiscono i bilanci. 
Dopo aver sentito il Sindaco, ancora in separata sede il Prefetto ha ascoltato pure gli Assessori. 
Finiti i colloqui riservati il Prefetto ha incontrato il Consiglio comunale ed è stato ricevuto dal Presidente dello stesso consesso Avv.to Anna Misiti la quale ha sottolineato positivamente la presenza del rappresentante dello Stato in visita alla nostra Comunità. Il Presidente ha sottolineato l'importanza dei piccoli comuni che gestiscono le poche risorse a disposizione con l'oculatezza del buon padre di famiglia e a dimostrazione i consuntivi del Comune da molti decenni presentano un saldo positivo. Andare a mischiare i piccoli comuni con quelli demograficamente più grandi ma con bilanci passivi vorrebbe dire accomunarci tutti nello sfascio. 
Il geom. Sebastiano Ravidà ha porto i saluti a nome del suo gruppo di minoranza e si è felicitato con il Sindaco per il suo ritorno a tempo pieno. 
Il Prefetto Trotta ha preso la parola e dopo un excursus di carattere generale sullo stallo attuale della politica italiana è entrato nel vivo della discussione ed ha ribadito il suo pensiero sulla necessità di accorpamento di alcuni servizi, magari inserendo alcuni paletti che garantiscano la specificità dei Comuni piccoli come Mandanici. 
Il Comandante della locale Stazione dei Carabinieri Rosario Carrolo ha seguito con grande interesse tutta la cerimonia. 
Un dolcino ed il Prefetto è partito per visitare il vicino Comune di Pagliara e a quanto sembra in serata farà visita anche al Comune di Itala 
Approfittiamo di questa ghiotta occasione per esprimere sinteticamente anche noi lo stato di abbandono dei piccoli Comuni. Occorre non solo ridistribuire la ricchezza tra gli individui, come giustamente si chiede a gran voce da più parti, ma ne è necessaria la ridistribuzione tenendo conto anche delle diversità socio geografiche esistenti al fine di favorire la grande potenzialità demografica dei piccoli Comuni di montagna fin qui emarginati ed abbandonati alla desertificazione produttiva e non solo. L'esodo rurale è divenuto esodo di necessità, lo spopolamento delle campagne che ha costretto i suoi cittadini ad abbandonare luoghi cari ha favorito un urbanesimo incontrollato dando innesco a situazioni di vera invivibilità. Ogni tanto qualche turista marinaro si chiede e ci chiede come facciamo a vivere in un paese così piccolo privo dei più elementari servizi. Dovrebbero, prima di farsi una domanda del genere, rispondere a come loro fanno a vivere in ambienti inquinati, rumorosi, caotici, delinquenziali, con costi enormi per condurre una vita appena dignitosa. Dai piccoli Comuni da molto, da troppo tempo ormai rimane inascoltato il grido di dolore, di aiuto affinché siano modificate le politiche scellerate che li vogliono abbandonati al degrado ed alla povertà. Abbandonare la montagna significa abbandonare per sempre al fuoco gli alberi di ulivo che coprono almeno fino ad oggi l'intera superficie della nostra vallata. Non ci saranno le radici a tenere il terreno, non ci saranno le fronde che attutiranno la pioggia battente sul terreno. Si creeranno solo scoscese che nel giro di pochi anni porteranno danni enormi ai paesi di marina. Allora inizierà il solito balletto di responsabilità, di scaricabarile, di risorse enormi che dovranno essere investite per il ripristino dei luoghi, tanto come diceva il grande Totò...e io pago o i nostri nonni …..tantu cappiddazzu paga tuttu.

L'esodo verso la marina è incominciato alla grande da alcuni anni, abbiamo comprato pure la casa nella marina con lo scopo evidente di non volere più fare ritorno a Mandanici. Non siamo più in presenza di fenomeni fisiologici ma patologici. Ci mancava pure il processo di revisione della spesa che ci hanno presentato con la parola inglese della spending review. Se la pubblica amministrazione dovrà acquistare una scatola di fiammiferi lo dovrà fare con una gara pubblica che sicuramente favorirà i commercianti lontani miglia e miglia da Mandanici. Il tutto, tra l'altro, in palese contraddizione con i suggerimenti per gli acquisti a chilometro zero. Nonn'inzettunu nudda.

Nel frattempo, grazie Prefetto Trotta per essere stato a Mandanici. Fonte mandanici.net